Si segnala l’interessante articolo scritto da Luca de Biase dal titolo “Il co-design dei media digitali contro la disinformazione”, pubblicato su Il Sole 24 Ore, per la rubrica Nova 24 Frontiere.

A partire da un’analisi del capillare ruolo delle fake news nel contesto digitale, De Biase si sofferma sull’esperienza del Codice di condotta europeo contro la disinformazione: “un gruppo di lavoro coordinato da Pollicino ha prodotto un documento firmato dalle grandi piattaforme – Google, Microsoft, Meta, TikTok, Twitch, Twitter, Vimeo – e dalle comunità dei factchecker, dei ricercatori, delle agenzie di comunicazione e molti altri stakeholder. I firmatari si prendono una serie di impegni: in particolare le piattaforme cessano di pagare la disinformazione, cominciano a pagare il factchecking, promettono di consentire ai ricercatori l’accesso ai dati anonimizzati per favorire il monitoraggio. Sono i principi essenziali di una nuova governance dell’ecosistema dei media digitali. Che saranno implementati da una task force dedicata che si riunirà ogni settimana”.

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